
Papà e mamma
A papà piace giocare con noi con pennelli e colori, con tutto ciò che lasci traccia.
Vogliono giocare a fare gli artisti, e io da papà non posso fare altro che sostenerli come qualsiasi altro genitore che sostiene, incoraggia e tifa per i propri piccoli che si impegnano nelle loro passoni. Oggi i bambini, grazie al sostegno e all'incoraggiamento delle loro famiglie, praticano sport, fanno cinema e musica, ma quanti bambini si cimentano con l'arte contemporanea?
Eppure sembra che i bambini nascano artisti, così sosteneva uno dei più grandi artisti di tutti i tempi: PICASSO.
In prima elementare Francesco scarabocchiò un'intera pagina del suo quaderno, la maestra non apprezzò molto, non ne fu contenta nemmeno mamma Barbara che mi chiese di dirgli di smettere di scarabocchiare... "Perchè papà? Ho fatto Emilio Vedova!" Ora però gli scarabocchi di Francesco e Ginevra piacciono anche a mamma e sono appesi alle mura di casa, oltre a quelle di importanti istituzioni come: il Museo Nazionale Carlo Collodi, Palazzo Silone a L'Aquila (sede della Giunta Regionale d'Abruzzo) e persino in alcune scuole! Mamma Barbara ci sostiene da dietro le quinte. A mamma piacciono i nostri quadri e spesso le chiediamo consiglio sui colori, come tutte le mamme è brava ad accostare i colori, per lei è un po' come quando ci prepara i vestiti da indossare. Se il quadro che facciamo piace a mamma siamo sicuri che piace a tutti. A Ginevra e Francesco piace fare i nostri ritratti, e noi ne siamo felici perchè più invecchiamo, più diventano bravi, più noi, nei loro disegni, diventiamo belli. "Papà, questo sei tu!" e così mi diede "FAI GIOCO" uno dei miei primi ritratti con le sue prime paroline scritte e con al mio fianco un angelo custode, fu questo il suo modo per chiedermi di giocare con lei.
Ma come è iniziato tutto? "Papà, voglio fare un quadro", Francesco aveva 5 anni. Ma forse è iniziato tutto molto prima...con Picasso.








